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Per me, basta andare forte!
ALEX FONTANA
Alex Fontana, nasce da papà ticinese e mamma greca. Classe 1992, nato sotto il segno del leone. Quando non è in pista a bordo di sfreccianti bolidi, commenta le gare automobilistiche di Formula 1 per la RSI. La passione per la velocità è nata sull’isola di Rodi, dove Alex passava le estati della sua infanzia. Babbo Raoul aveva un debole per i go-kart e lì, sull’isola greca, c’era una pista che non aspettava altro di vedere le prodezze dell’apprendista pilota che, all’epoca, aveva poco più di tre anni. Da allora non ha mai mollato l’acceleratore. Alex oggi è un pilota automobilistico che ha gareggiato nella Formula 3, 2, Formula E, fino ad arrivare al Gran Turismo. Suo nonno Renato gli ripeteva sempre “non mollare mai”. Può sembrare una frase banale ma a volte ci si dimentica che bisogna tenere duro quando le situazioni sono difficili.

Abituato a maneggiare veicoli con motori a combustione Alex si è prodigato nella guida di un veicolo a propulsione elettrica: una Tesla. Auto che ha guidato sul circuito sportivo del TCS e su normali strade del Canton Ticino. Chissà come è andata?
È andata bene, ho avuto un bel feeling durante e dopo la guida. Ho la passione per le auto e moto americane: grosse cilindrate, un suono che trasmette una vibrazione potente, quindi l’universo elettrico non è propriamente nelle mie corde. Con questo non voglio dire che le automobili elettriche non siano veri veicoli, anzi, quando ho avuto l’opportunità di gareggiare nella Formula E l’ho pilotata come una qualsiasi altra vettura da corsa. Sulla Tesla mi sono trovato bene. È piacevole da guidare, sterzo rigido – cosa che non mi sarei aspettato – c’è la potenza e quel senso di futuro grazie alla tecnologia offerta.

Che effetto ti ha fatto premere sull’acceleratore di un’auto elettrica?
L’emozione della velocità e dello strappo in accelerazione c’era. Il nostro sistema psicofisico non è certo abituato a sentire la reazione della macchina in così breve tempo. Uscire in accelerazione da una curva, magari molto lenta, e sentire istantaneamente l’accelerazione come se fossi stato a pieno regime di un’auto tradizionale: è stato davvero impressionante. Da quel punto di vista ha tantissimo potenziale ed è per questo che, per esempio, vetture della 24 ore di Le Mans hanno un motore atmosferico termico e un motore elettrico insieme. Questa combinazione permette di prendere il meglio da entrambi i motori: i bassi di un elettrico e gli alti di un motore a benzina.

Se dovessi mettere sul piatto della bilancia l’auto elettrica e quella a benzina? Dove penderebbe il piatto?
L’auto tradizionale attualmente mi infonde più sicurezza. La sicurezza di potermi fermare e ripartire quando voglio, di guidare qualcosa che conosco mentre l’elettrico è ancora ignoto, non capisco come funziona, non sono sicuro della durata di una carica di energia elettrica. Le auto a benzina forse hanno una data di scadenza visto il terreno che stanno guadagnando quelle elettriche. Le automobili tradizionali stanno progredendo più lentamente rispetto ai balzi che sta compiendo il mercato delle auto alla spina. L’elettrico, a parità di condizioni, mi sembra più economico ma forse è un po’ un’illusione. L’auto costa molto di più rispetto alle sorelle a benzina. Forse, tenendola per 8-10 anni si recupera del denaro, ma non se superi o non superi tot chilometri. Ci sono così tante condizioni da rispettare che, oggi, non riesco a pensarla come ad una via migliore rispetto alla tradizionale. E poi, non meno importante, mi chiedo cosa ne faremo di tutte queste batterie? Ho tanti punti interrogativi nella testa ma sono aperto ai progressi che verranno compiuti nell’ambito dell’elettrico.

Che effetto ti fa notare che molte case automobilistiche stanno puntando sull’elettrico?
Questa è la parte che mi piace di meno. Trovo sia stato imposto anche a loro di dover seguire questa via tutta green. Pensiamo a tutte le regole e penalità che hanno per le emissioni della loro flotta. Se noi consumatori siamo incentivati a comprare vetture con emissioni ridotte anche le case automobilistiche lo sono e, se non rispettano dei canoni precisi, possono pagare multe salatissime. Queste imposizioni sfalsano un po’ il mio piacere verso l’elettrico, non sono convinto che si sia ancora arrivati ad un risultato finale.
Ho trovato comunque un ottimo compromesso: l’auto che uso tutti i giorni è un modello ibrido: consumo ed inquino meno, in città mi aiuta l’elettricità, spendo meno per la benzina e le targhe, insomma mi piace!

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